Gli italiani rispondono al Coronavirus cantando, suonando, ballando sui balconi e sui terrazzi. Gli italiani non rinunciano alla vita e alla bellezza e la solidarietà e il senso di comunità aumentano. Siamo unici e forti!
Non è facile stare sempre chiusi in casa, vi capisco, per me è lo stesso, ma vi ricordo che lo strumento più potente che abbiamo è la nostra mente, e che il modo in cui ci sentiamo dipende da ciò che pensiamo. Portate la vostra attenzione su cose positive. Fate le cose belle che non riuscite a fare mai a causa dei mille impegni e della routine. Leggete, ascoltate musica, PARLATE, fate l’amore, ballate, scrivete, guardatevi qualche film, e chiamatevi per fare due chiacchiere e tenervi compagnia. La tecnologia ci aiuta!
Chi proprio si sente ingabbiato, pensi a come si sentirebbe intubato in un letto di ospedale da solo, circondato unicamente da estranei che possono soltanto fare dei tentativi perché una cura ancora non esiste. Purtroppo molti di noi stanno proprio così.
Sono tempi duri e, inutile mentire, lo saranno per diverso tempo. Noi, però, abbiamo risposto all’emergenza con la creatività, ed è sempre lei che ci permetterà di rimetterci in sesto una volta passata questa emergenza. Siamo famosi nel mondo per la nostra creatività, coltiviamola ora per oggi e per domani.
Ricordatevi che creare nuove abitudini non è affatto così difficile. La nostra mente impara per ripetizione. Qualsiasi cosa ripetuta abbastanza a lungo diventa una abitudine (e all’opposto possiamo togliere una abitudine se la interrompiamo abbastanza a lungo).
E le abitudini che ci piacciono tanto e ci mancano? Ricordatevi che l’uomo che può fare a meno di ciò che gli piace, riesce più facilmente a cambiare, ricrearsi e riadattarsi, non è dipendente, e quindi più forte. In ogni caso non temete, torneremo alle abitudini che ci piacciono, ma cogliamo l’occasione per eliminare quelle negative.
Vedere gli italiani uniti e solidali mi ha commosso e a tutti i cinici e i criticoni rispondo che, salvo delle eccezioni, le persone sono fantastiche.