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Claudia Jan Pugliese

Non aspettare che sia tardi.

August 4, 2020/Articoli
Quando non c’è vera comunicazione, non c’è scambio profondo e ci si può sentire molto più soli in compagnia che stando effettivamente per conto proprio.
Un mio cliente sta cercando di salvare il suo matrimonio per poter essere felice non solo come singolo, ma in un rapporto. Hanno dei figli e vorrebbe essere un buon marito ed un buon padre, vorrebbe che la sua famiglia fosse unita, vorrebbe complicità, accettazione, intimità, supporto, e non meno importante, vorrebbe un po’ di leggerezza e di risate.
Ama la sua famiglia ma le differenze culturali e la mancanza di comprensione e accettazione hanno creato una spaccatura.
Quando si è in un rapporto, coinvolti, è sempre difficile compiere delle scelte, soprattutto se si tratta di scelte definitive e se ci sono anche figli, ma prima o poi i nodi vengono al pettine, sempre.
Quando un rapporto non funziona ci sono, solitamente, difficoltà oggettive, come ad esempio le differenze culturali, affascinanti all’inizio di un rapporto, irritanti dopo qualche tempo ( se accompagnate da rigidità), e poi ci sono le difficoltà personali, come ad esempio possono essere la paura dell’intimità o l’immaturità affettiva o la convinzione di non essere abbastanza.
Quando si sceglie di entrare in un rapporto, bisogna fare i conti con le proprie lacune, difficoltà, stranezze, preferenze, abitudini, stereotipi….e con quelli dell’altro.
Va tutto bene fino a che non va più bene e, quando iniziano gli attriti, bisogna ricordarsi che le persone cambiano, così come le proprie esigenze, che solo chi ha i paraocchi non cambia mai idea o posizione, che la tendenza naturale dell’essere umano è l’evoluzione e che questa richiede cambiamenti, quindi una persona che fa il suo naturale percorso, non potrà mai rimanere sempre uguale. Bisogna ricordarsi che scegliendo quella persona si è scelto di fare un percorso insieme, di evolversi insieme, non di non cambiare mai e invecchiare rigidi, accartocciandosi su se stessi mantenendo le stesse identiche vecchie idee e convinzioni.
Bisogna ricordarsi che amare significa vedere e accettare l’altro, amandolo, accogliendolo, ascoltandolo, desiderando di comprenderlo e di crescere insieme, non trattarlo bene fino a che fa quello che vogliamo noi.
Bisogna fare attenzione quando l’altro cerca di comunicare e tende la mano, perché se si continua a puntare i piedi per voler fare andare le cose in un certo modo, o per avere ragione, perché si hanno delle difficoltà che non si vuole affrontare, per paura del cambiamento, per rigidità (quindi paura), quella persona ad un certo punto smetterà di tentare, si allontanerà e sarà troppo tardi.
Non è mai troppo tardi per sciogliere i nodi (personali e di coppia), non è mai troppo tardi per cominciare a vivere sereni.
Se quella persona che ti sta parlando non la ami, non devi starci insieme.
Se la ami e ci tieni, assicurati di non respingerla.
Se la stai respingendo, chiediti perché. Potrebbe essere per tue paure, stereotipi, convinzioni limitanti. Il prossimo passo sai già che è eliminarle.
Non aspettare di perdere quella persona per farti le domande e trovare le soluzioni.

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